Vincitori Concorso Tempi Moderni

La prima edizione del nostro Concorso ci ha sorpresi! I titoli imposti da regolamento hanno fatto sì che autori e autrici approcciassero il tema delle nuove tecnologie in modo originale. Abbiamo selezionato sei racconti che a nostro parere rispondono perfettamente alla sfida lanciata, offrendo sei diversi sguardi sui “Tempi Moderni”.  Li proponiamo qui di seguito in ordine alfabetico per autore.

Ci auguriamo che, come è successo a noi, possiate apprezzare il lavoro degli scrittori che hanno risposto alla nostra “chiamata alla penna“.

Buona lettura!

I VINCITORI DEL CONCORSO TEMPI MODERNI

Eppure battono alla porta | Raffaele Abbate

MOTIVAZIONE: Per il modo in cui il racconto restituisce le sensazioni, i pensieri e le emozioni del risveglio in un reparto di terapia intensiva e per come trasmette il senso di angoscia e solitudine legato alla perdita della memoria, àncora e fondamento delle nostre identità come individui. Ci ha inoltre colpito la stringente attualità del tema, soprattutto a fronte dell’anno drammatico che tutti noi abbiamo vissuto e condiviso globalmente.

La passeggiata prima di cena | Maria Teresa Boghetich

MOTIVAZIONE: Abbiamo apprezzato il modo in cui – attraverso una storia il cui epilogo è portato all’estremo – l’Autrice ha saputo trasmettere la forte pressione che i social media esercitano sui nostri pensieri nella vita di tutti giorni, toccando un tema che senza dubbio rappresenta un aspetto fra i più emblematici e, sotto certi punti di vista, fra i più inquietanti dei “tempi moderni”.

Gli uccelli vanno a morire in Perù | Paolo Di Fino

MOTIVAZIONE: Anche se il nostro presente non si presta ancora del tutto ad uno scenario come quello descritto, la storia tocca un aspetto certamente di grandissima attualità, le cui derivazioni (positive o negative) si presenteranno ancora più evidenti nel prossimo futuro. Di più non sveliamo per non rovinare il finale a sorpresa. Buon ritmo di scrittura e ottima descrizione dei personaggi, in particolare dei due poliziotti.

Eppure battono alla porta | Francesco Di Gangi

MOTIVAZIONE: La giustizia nell’era di internet, il potere devastante delle fake news, la macchina del fango, la massa che agisce come un mostro acefalo mosso dai più bassi istinti, come un essere privo di coscienza e di qualsiasi senso etico e morale. Il male cupo che si annida all’ombra della presunta bontà. Finale suggestivo.

Splendore e decadenza delle ciambelle a cono | Simone Masoni

MOTIVAZIONE: Un futuro distopico in cui i figli si ordinano su misura e, se non vanno più bene, possono essere sostituiti. L’ambientazione fantascientifica nasconde rimandi alla nostra epoca: il rapporto genitori-figli, le insidie della pubblicità, il pericolo di andare verso una società in cui i ‘diversi’, i ‘difettosi’, i ‘ribelli’ devono essere eliminati.

Gli uccelli vanno a morire in Perù | Zeno Rampini

MOTIVAZIONE: Per come ha saputo descrivere con delicatezza le giornate del protagonista, scandite da una fredda e ripetitiva quotidianità popolata di macchine. Da un malinconico sottofondo emergono una profonda solitudine, il rincorrersi di impegni lavorativi svuotati di senso, le inutili conversazioni con robot lavoratori che ormai hanno soppiantato l’uomo. Unico elemento di calore in questo ambiente glaciale e anaffettivo è la presenza di un gabbiano…

VI SONO PIACIUTI

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Durante il primo lockdown imposto per arginare il dilagare dell’infezione da Covid le nostre case sono diventate un baluardo di difesa, un fortino in cui rimanere rinchiusi con i nostri pensieri, le nostre paure, il nostro umanissimo bisogno di socialità. Nel suo Diario semiserio, accompagnato dai disegni dell’amico Nino Trainito, Nino Zampieri mette in scena un vivace microcosmo domestico abitato da oggetti che parlano e interagiscono con l’unico inquilino umano, ricordandogli – e ricordando a noi che leggiamo – che l’ironia e la fantasia sono fra le dotazioni più preziose che abbiamo a disposizione.