A Padova la conoscono tutti. Ogni giorno della settimana ospita presentazioni di libri, mostre d’arte e viaggi, ma organizza anche itinerari culturali e corsi, principalmente di letteratura, filosofia, storia dell’arte e lingue. È durante un viaggio in Grecia, visitando chiese Bizantine, che intervistiamo Fabio Bossetto, uno dei due soci della libreria.
La Forma del Libro
Via XX Settembre 63, Padova
www.viaventisettembre.it
Come è iniziata la vostra avventura?
Nasciamo come associazione culturale fondata da giovani storici dell’arte per poi diventare anche libreria nel 2010. Verso la fine del percorso universitario ci siamo chiesti se fosse sensato puntare solo sulla carriera accademica o se non fosse più prudente dedicarci, contemporaneamente alla scuola di dottorato, anche a un’associazione culturale che all’inizio seguisse di fatto soprattutto le principali mostre della stagione e il tema del viaggio culturale. L’idea era di trasformarla in seguito anche in una libreria che mettesse in rete le varie attività e che desse risposta a interessi differenti. Questa è la forza di un luogo divenuto negli anni crocevia di persone e di diversi stimoli culturali.
Quante persone occupa l’attività nel complesso?
Siamo due soci, amici dai tempi dell’università , e sette tra collaboratori e collaboratrici nel nostro organico. Se poi allarghiamo il giro, abbiamo collaboratori preziosi che non abitano a Padova, ma che lavorano con noi come docenti dei corsi ed esperti accompagnatori di viaggi: specialisti di storia dell’arte di varie parti del mondo e docenti di letteratura, filosofia, lingue…
Che porzione ricoprono le attività extra-libreria?
A livello di impegno siamo forse al 50% tra libreria, corsi, conferenze e incontri da una parte e viaggi e visite culturali dall’altra.
Fra mille librerie costrette purtroppo a chiudere, il vostro è un format che funziona. Quale fra le vostre attività è la più redditizia?
Decisamente di più l’attività legata al viaggio, mentre quella relativa ai libri si mantiene grazie a una serie di iniziative che creano una comunità e richiamano una presenza continua di persone che si fermano, affrontano argomenti vari durante i corsi o gli incontri aperti, sentono nascere il desiderio di continuare ad approfondirli o sono desiderose di ricevere consigli di lettura. Allo stesso tempo anche l’organizzazione di viaggi culturali si alimenta della presenza di persone che vengono in libreria perché interessate alle altre nostre proposte culturali.